Il NO è una brevissima parola che spesso ci mette di fronte ad un’enorme difficoltà, sia nel poterlo esprimere che nel sentirselo dire da altri.
Ma come mai è così difficile per molte persone riuscire a dire No alle richieste di aiuto, per esempio, che vengono manifestate da altri?
Saper dire No è in realtà un ottimo modo di affermare se stessi e soprattutto di valorizzare e tener conto dei propri bisogni e spazi personali. In alcuni casi o di fronte a persone che hanno per noi significati specifici, ci ritroviamo in estrema difficoltà a non accettare ciò che ci viene richiesto.
Molto spesso tendiamo ad essere in generale poco capaci di ascoltarci e quindi essere poco in contatto con ciò di cui abbiamo bisogno noi. In altri casi siamo inclini ad avere aspetti “copionali” e una struttura di base che tende a portarci nel ruolo di “Salvatore” (termini utilizzati in Analisi Transazionale) e quindi inevitabilmente ci sentiamo “costretti” a dover sopperire alle necessità altrui.
Saper dire di No ci permette invece di essere noi stessi e darci il permesso fondamentale di essere accettati per ciò che siamo anche se gli altri non sono d’accordo con noi. A volte la tendenza a compiacere per ottenere riconoscimenti positivi, ci conduce nella trappola di sovraccaricarci di compiti e richieste e non tener conto della nostra fatica personale. È invece importante dare a noi stessi tempo, riposo, ascolto: spazi fondamentali per il nostro benessere psicofisico.
Dire di Sì a tutto può nascondere il desiderio di allontanare da noi le emozioni negative che possono rivelarsi quando vorremmo dire di No; oppure l’idea di contrastare la richiesta dell’altro potrebbero portarci a temere un giudizio o a sentire un forte senso di colpa nel non aver adempiuto alla richiesta fatta.
Dobbiamo tener conto inoltre di una forte spinta sociale e culturale che ci porta a non entrare in contatto con i nostri desideri autentici, ma a soddisfare le aspettative della massa da cui difficilmente sappiamo prendere distanza: in molti casi ciò fa paura e in altri potrebbe farci sentire esclusi dal gruppo di appartenenza.
Riuscire a dire No è anche una questione di allenamento: all’inizio potrebbe risultare estremamente difficile, ma con il tempo ci farà sentire più autodeterminati e maggiormente in ascolto di noi stessi. Non dobbiamo dire di No a prescindere, ma possiamo dire No quando sentiamo che ciò è positivo per noi e quando ci accorgiamo di non essere in grado di portare avanti un compito richiesto.
Prendiamo in considerazione anche il fatto che non sappiamo dire di no perché a volte non riusciamo a tollerare un No rivolto a noi. Se iniziamo a percepire quel No non come un rifiuto a noi, ma come un darsi valore dell’altro, impareremo con maggior facilità a dire di No a nostra volta.
Impariamo a dire No con frasi semplici e dirette, in modo educato ed esplicito, senza trovare giri di parole o scuse inventate al momento che risulterebbero artefatte e poco convincenti.
Il No non è un rifiuto alla persona, ma una semplice e preziosa parola per tutelarsi, amarsi e non entrare in collusione con le aspettative del mondo sociale esterno.Dott.ssa Manuela Giago
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