È arrivato Gennaio, il mese delle aspettative, dei desideri da realizzare, dei “buoni propositi” ma anche delle incertezze. Seppure sia caratterizzato da una vivida attivazione che muove le persone nel tentativo di iniziare l’anno nuovo con “il piede giusto”, spesso questo mese porta con sé molte domande e altrettante risposte da trovare.
Dopo le vacanze, il rientro a lavoro per i genitori e a scuola per i bambini può portare con sé consistenti fatiche e, in condizioni di particolare fragilità emotiva, tali difficoltà possono accentuarsi.
Talvolta, possono manifestarsi attraverso sintomi del corpo, i bambini lamentano dolori somatici e difficoltà a riprendere la regolarità delle loro giornate.
"Mamma ho mal di pancia! Non voglio andare a scuola!", è una frase che i genitori di bambini in età scolare possono ascoltare con facilità. Cosa fare quando accade per molti giorni e le strategie messe in campo da mamme e papà appaiono sempre meno efficaci?
Solitamente quando i nostri bambini ci raccontano di malesseri fisici persistenti e frequenti in specifici momenti della giornata, è necessario attivarsi per comprendere meglio la problematica.
In primis, se il sintomo prosegue per più giorni, bisogna recarsi dal pediatra per approfondire eventuali cause organiche alla base del problema. È infatti sempre fondamentale e necessario escludere ogni possibile patologia organica e dunque una condizione medica che giustifichi il malessere.
Tuttavia, se tutte le cause organiche vengono scartate, cosa si può fare?
Ecco alcuni spunti di riflessione che potrebbero essere d’aiuto ai genitori nel comprendere il malessere del loro bambino:
Una prima consultazione psicologica può favorire la comprensione più profonda delle difficoltà del bambino, creando una connessione tra il dolore del corpo (esterno) e quello della mente (interno). Attraverso il lavoro con i genitori è possibile aiutare i bambini a stare meglio, promuovendone il benessere psicologico.
Di seguito trovate il link ad una favola terapeutica molto bella e rassicurante, che parla dell’amore tra genitori e figli e della paura di perdersi. Può essere interessante leggerla insieme ai vostri figli in situazioni simili a quelle descritte in questo articolo.
La favola si intitola “e se mi perdo?”, scritta dalla Dott.ssa F. Solomon ( Psicologa e Psicoterapeuta)
http://pensachefavola.com/?portfolio=e-se-mi-perdo
Dr.ssa Silvia De Salvo
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