• Home
  • Articoli
  • Perchè non dimagrisco: il dialogo tra il corpo e la mente

Perchè non dimagrisco: il dialogo tra il corpo e la mente

Perchè non dimagrisco: il dialogo tra il corpo e la mente

È arrivato ottobre e con esso le giornate si accorciano, l’arietta fresca porta a coprirsi e a lasciare come immagine lontana la calda spiaggia e la tanto attesa e temuta prova costume .

Negli ultimi mesi estivi mi sono trovata ad affrontare con le mie pazienti, nello spazio clinico della seduta, tanta frustrazione e fatica per riuscire a perdere peso e poter quindi sentirsi adeguate in costume e nel mostrare il proprio corpo. Ci si sottopone a diete faticose e spesso fallimentari.


Quante volte ho sentito: non ce l’ ho fatta dottoressa, ho trasgredito. Mi sento fallita.

Ogni interruzione di dieta diventa infatti una frustrazione, ci si accusa e ci si sente in colpa per non avercela fatta.

Vorrei, in questo articolo divulgativo, dare degli spunti di riflessione a tutti coloro che sono in lotta con il proprio corpo.

Chi tenta da tempo di dimagrire sa benissimo che iniziare una dieta e’ faticoso e il più delle volte il regime dietetico viene trasgredito, questo perché per perdere peso non e’ sufficiente sottoporsi a una restrizione calorica, ma dobbiamo cambiare atteggiamento mentale e imparare ad ascoltarci. Impariamo a dialogare con noi stessi e chiederci come mai stiamo ingrassando, cosa c è dietro la continua voglia di ricorrere all’armadietto dei biscotti e d’ingerire cibo saporito. Come mai il cibo diventa così importante nella propria vita a tal punto da diventarne dipendenti.

Spesso il cibo assume una funzione consolatoria, ci si sente tristi, agitati, in ansia e si ricorre ai dolci in modo da avere nell’immediato qualcosa che ci fa sentire bene velocemente. E’ importante aprire un dialogo con se stessi prima di qualsiasi dieta. Imparare ad accogliere l’emozione che si cela dietro la ricerca di cibo e che porta alla ricerca di un piacere per spegnere un’emozione scomoda. Ci stiamo consolando, cosa ci rende tristi o in ansia o insoddisfatti? Diviene fondamentale non respingere l’emozione ma accoglierla e viverla nella sua intensità.

Spesso nella vita di chi ingrassa manca la vitalità che esprime attraverso una fame atavica, non bisogna quindi punirla con la dieta ma provare a offrirle altri spazi.

Il corpo si difende dalla dieta . Spesso le diete non funzionano perché i divieti risucchiano l’energia vitale e l’inconscio è costretto a ribellarsi. Invece di mettersi a dieta si può iniziare ad ascoltarsi, spesso dietro il desiderio di cibo c’è spesso rabbia e solitudine; coccolarsi e smetterla di essere ipercritici con se stessi, spesso dietro la voglia di trasgredire c’è la voglia di vivere.

Ecco, prima di pretendere da se stessi una restrizione calorica proviamo ad avere un atteggiamento amorevole verso di sè: chiediamoci come ci sentiamo, come viviamo le giornate, se ci sentiamo felici nel rapporto con il nostro partner e con le persone che ci stanno intorno.

Chiediamoci quanto ci si sentiamo appassionati alla vita ?

In ogni persona che ingrassa c’è un fiore che vuole sbocciare . La rassegnazione e una quotidianità fatta di routine e monotonia non permette al fiore di sbocciare. Spesso le persone che ingrassano si sono dimenticate di se stesse , del piacere della vita, hanno imprigionato la loro anima, i loro desideri e interessi. E’ importante fermarsi e a valutare quanto, nella propria quotidianità ci siano momenti di piacere, di estremo coinvolgimento. Consiglio spesso alle mie pazienti prima di iniziare una dieta di ritrovare una passione, un interesse che le appaghi, che riaccenda l’entusiasmo. Le passioni sono il brucia-grassi più efficace. Il piacere diventa l’antidoto contro gli eccessi alimentari che invece sono la voce della noia, dell’abitudine, di una vitalità che si spegne.

Bisogna tornare a innamorarsi: di un uomo, di una donna, della vita. Tornare a fare le cose con passione rimette in moto il centro del piacere che abita nel cervello, in tal modo il metabolismo viene investito da una forte stimolazione energetica e tornerà a funzionare.

Diventa importante vivere le emozioni sino in fondo in modo da rompere il circolo vizioso-consolatorio del cibo dettato dalla fame emotiva; aprirsi all’intensità delle emozioni come la rabbia, la gioia, il dolore senza averne paura e cercando di controllarle .

Concludo invitando a introdurre nella propria vita uno spazio per “cose nuove”.

Chi da spazio alla novità, chi non sta a pensare e a rimuginare sulle difficoltà della vita, su cosa poteva essere e non è stato perde peso più facilmente.

E’ sufficiente cambiare una piccola cosa nella nostra routine quotidiana per stimolare il cervello a produrre le sostanze del benessere, le uniche che fanno perdere peso in modo naturale e non ti portano a cercare il piacere nel cibo.

Bisogna volersi bene prima di pretendere da se stessi.

Buona avventura

Dr.ssa Alessandra Cicero
Centro Acacia: Psicologia e Psicoterapia - Monza


Articoli

Siti amici

Scopri i nostri siti amici

Clicca qui

Chi siamo

Scopri...

Servizi

Scopri...

Dove siamo

Scopri...

Contattaci

Scopri...

© 2017. «powered by Psicologi Italia». E' severamente vietata la riproduzione.