Cosa intendiamo per psicosomatica? Cosa sono i disturbi psicosomatici?
Una prima risposta che possiamo dare per tranquillizzarvi è che chi soffre di disturbi psicosomatici non è matto e soprattutto non si sta immaginando nulla! Troppo spesso in tempi non lontani si tendeva a definire psicosomatico un disturbo o un sintomo di cui non si riusciva a scoprire l’origine o la causa. Il paziente dopo rimbalzi da un medico all’altro e dopo estenuanti visite che aumentavano l’ansia e la preoccupazione si sentiva dire: “probabilmente si tratta di un disturbo psicosomatico” o peggio “è stress”, “si rivolga ad uno psicoterapeuta”. La psicoterapia era considerata quindi l’ultima carta da giocare.
Studi recenti in campo di neuroscienze evidenziano e sottolineano sempre di più l’importanza di una stretta connessione tra psiche e corpo, tutto ciò che avviene nella psiche avviene anche nel corpo e viceversa.
Seguendo questa visione quando parliamo di malattia dobbiamo considerare la presenza di multifattori come concausa dell’insorgenza dei sintomi. Fattori ambientali, sociali, fisici e relazionali. Ecco che allora ci sembra meglio parlare non di Psicosomatica, ma di ottica psicosomatica in cui l’uomo è visto come un tutt’uno in cui corpo e mente sono continuamente in dialogo tra loro e in cui il disagio può manifestarsi a livello organico attraverso il sintomo corporeo o a livello psichico come disagio, in quanto il mondo emozionale e il mondo fisico si influenzano a vicenda.
La Psicosomatica è quindi quella branca della medicina che mette in relazione il mondo affettivo ed emotivo con i sintomi corporei.
Mente e Corpo sono in dialogo costante… come comprendere il loro linguaggio? Se precedentemente abbiamo sostenuto che tutto ciò che avviene nella mente avviene anche nel copro e viceversa, analogicamente possiamo considerare la malattia psicosomatica o i suoi sintomi come un meccanismo di difesa arcaico che esprime un disagio psichico nel corpo. Emozioni e vissuti troppo forti o difficili da affrontare possono trovare una via di espressione attraverso il corpo, l’individuo di fronte al disagio psichico non è in grado di mentalizzarlo e non è in grado di provare le emozioni ad esso connesse che quindi precipitano nel corpo sotto forma di sintomo o malattia psicosomatica.
Un primo suggerimento che diamo è quello di portare l’attenzione sul concetto di funzione, nel senso che ogni sintomo racchiude in sé un limite o una richiesta che dobbiamo imparare a decifrare attraverso il linguaggio analogico. Cambiare l’atteggiamento verso il sintomo o la malattia può essere vincente.
Cominciamo a considerare i sintomi come dei vettori di informazioni che arrivano dalla nostra coscienza ma che questa non è in grado di ascoltare. In tal senso dobbiamo portare l’attenzione al sintomo, non averne paura o combatterlo perché lo si vede come qualcosa che ci toglie la libertà e la felicità, ma comprenderlo e dare ad esso un senso. Il sintomo ci risveglia e ci porta a dare attenzione ad un corpo che sta cercando di comunicarci qualcosa.
Con la premessa che ogni caso è a sé e che ogni situazione va contestualizzata e analizzata tenendo in considerazione i multifattori di cui abbiamo parlato all’inizio, possiamo fare alcuni esempi di sintomo psicosomatico e sua possibile lettura o per lo meno possibili domande che possono aiutare la comprensione del linguaggio corporeo.
Presso il Centro Acacia psicoterapeuti specializzati in psicosomatica ti possono aiutare a comprendere il dialogo tra mente e corpo, accompagnandoti alla ricerca delle tue risposte, portandoti ad avere un maggiore ascolto di te, a vedere il sintomo non come un nemico, ma a capirne il senso, a non combatterlo, a comprenderlo per raggiungere un maggiore benessere psicofisico.
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